DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Fasi di attuazione del progetto
Il Progetto si realizzerà complessivamente dal 01/10/2023 al 31/08/2024 in momenti ed orari diversificati in base alle diverse attività previste dalle singole associazioni, realizzando tutti i percorsi e i laboratori, con riduzioni nei mesi estivi, per la chiusura delle scuole.
Le associazioni coinvolte sono: Associazione Volontari del Fanciullo (Martellago (VE), Spinea, (VE)), OdV, I.P.L.A.- Insieme Per L’Altro O.D.V.(Martellago (VE)),Associazione La Gabbianella APS e altri animali (Venezia isole e terraferma), C.I.S.M. Coordinamento Immigrati Sud del Mondo (Concordia Sagittaria, Portogruaro), Associazione Altre storie APS(Silea (Treviso)).
Analisi del contesto
L’area urbana e suburbana del veneziano e del trevigiano è caratterizzata da una sempre maggiore immigrazione di persone in cerca di lavoro che vogliono raggiungere uno stile di vita almeno dignitoso o che fuggono da paesi in guerra. Basti pensare che solo nella città metropolitana di Venezia il 15,6% della popolazione non comunitaria regolarmente soggiornante proviene dal Bangladesh e nel Portogruarese vi sono 8120 cittadini immigrati con 1830 minori . Ciascuno di loro porta con sé i propri usi e costumi e non sempre si integrano nella nuova realtà per molteplici fattori: famiglie monogenitoriali, lavori scarsamente retribuiti soprattutto per le donne (occupate con lavori di pulizia o nella cura delle persone anziane), difficoltà culturale all’integrazione sociale, scarsa conoscenza della lingua italiana, e forte indigenza della famiglia. Nell’indagine dell’Agia sulla Dispersione scolastica in Italia gli allievi in difficoltà nella classe terza della scuola primaria in Veneto ammontano al 19,9% e l’abbandono scolastico per gli alunni stranieri è in Italia di tre volte superiore rispetto ai compagni italiani. Nell’Indice di benessere dei bambini del 2022 nell’analisi sulla regione Veneto rispetto al 2010 “l’accoglienza e la tutela registra un andamento peggiorativo per quanto attiene la condizione dei fuori famiglia di origine” ed inoltre l’educazione e l’inclusione non sufficiente portano ad un peggioramento delle condizioni di povertà, esponendo i bambini e gli adolescenti a possibili scelte di atteggiamenti devianti, una volta cresciuti. Da rilevare inoltre che in alcune zone vi è una scarsa concentrazione di scuole primarie a causa del ridimensionamento del numero delle istituzioni scolastiche: i compagni di classe spesso abitano in quartieri lontani, ostacolando di fatto l’integrazione sociale e culturale. Da ultimo va sottolineato che non sempre l’offerta dei servizi pubblici è in grado di soddisfare i bisogni degli immigrati e/o di conciliare i tempi lavorativi dei genitori con quelli della cura dei figli, con la conseguente dispersione scolastica ed il peggioramento della povertà educativa delle nuove generazioni. In aggiunta l’emergenza sanitaria causata dal Covid ha aggravato ulteriormente le condizioni di vita delle famiglie che si sono ancor più impoverite e a subire maggiormente questa situazione sono i minori nella fascia dai 3 ai 14 anni, che sono costretti a vivere situazioni di disagi affettivo, educativo e di integrazione sociale; spesso le uniche aggregazioni con i loro coetanei sono quelle offerte dalla Moschea durante le celebrazioni previste dal loro culto. Tutti questi fattori portano ad una disparità degli standard di vita essenziali e a una istruzione non uguale per tutti, in contrasto con i Diritti del Fanciullo previsti dalle Nazioni Unite, e a un peggioramento delle condizioni di povertà.
Rilevazione dei bisogni
Alla luce di quanto sopra esposto, emerge la necessità di predisporre una serie di iniziative al fine di ridurre quanto più possibile ogni forma di povertà e garantire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, con ricadute sia sul territorio veneziano che in quello trevigiano. La rete di partenariato attivata per questo progetto offrirà una condivisione di professionalità ed esperienze che potenzieranno le risposte ad alcuni bisogni del territorio. Tre sono le macro aree sulle quali si vuole intervenire: 1) minori, 2) famiglie, 3) immigrati e italiani in difficoltà lavorativa. Il bisogno principale che si evidenzia è l’integrazione, declinato nei suoi aspetti affettivi, cognitivi e sociali. L’obiettivo generale pertanto del progetto è quello di contrastare l’isolamento, l’esclusione, l’emarginazione, promuovendo sul singolo un processo di autoconsapevolezza, affinché possa non solo sentirsi positivamente, ma anche pensarsi attivamente parte di una comunità e di un territorio in cui agisce, vive e si realizza. Dalle esperienze delle singole associazioni partner, è stato osservato che spesso i minori, figli di famiglie immigrate, sono isolati o si ritrovano con coetanei della stessa nazionalità. Per rispondere ai bisogni affettivi (di protezione e sicurezza, di autostima e autonomia, …) e sociali (di appartenenza, di riconoscimento, …) è necessario aumentare non solo il numero ma soprattutto la qualità delle esperienze di relazione con i pari e con giovani/adulti significativi. Per la scarsa scolarizzazione o per le intrinseche difficoltà linguistiche, le famiglie immigrate non riescono a supportare i propri figli nei compiti a casa e si isolano dal contesto scolastico; per aspetti culturali non considerano la frequenza al nido e alla scuola dell’infanzia centrale nello sviluppo del bambino, per cui nel successivo inserimento alla scuola primaria, il bambino si trova con competenze non sufficientemente sviluppate e con un livello di apprendimento inferiore rispetto agli altri coetanei creando una situazione ad alto rischio di dispersione scolastica. Anche l’invio delle famiglie ai servizi socio-sanitari risulta difficoltoso per cui emerge la necessità di una mediazione culturale che possa favorire una collaborazione attiva in un’ottica di co-educazione. La perdita del lavoro o la presenza di un reddito basso o incerto ha profonde ricadute sui figli. Risulta pertanto fondamentale offrire un sostegno ed un accompagnamento all’adulto, per aumentare e/o potenziare le proprie competenze professionali e accrescere le opportunità di occupazione lavorativa.
Coerenza degli obiettivi generali e delle aree di intervento prescelti con le attività di interesse generale statutarie
Tutte le iniziative indicate nel presente Bando trovano corrispondenza nelle finalità statutarie e sono riconducibili alle “Finalità ed attività” esplicitate nell’art. 5 dello Statuto delle rispettive Associazioni.
L’Associazione Volontari del Fanciullo OdV ha come finalità prioritarie la realizzazione di attività solidaristiche e di utilità sociale contribuendo alla tutela dei minori in difficoltà familiare ed intervenendo nell’opera di prevenzione del disagio sociale. L’Associazione Insieme Per L’Altro OdV ha come fine prioritario l’aiuto alle persone in difficoltà indipendentemente dalla loro età e dalla loro condizione sociale e culturale. L’Associazione La Gabbianella APS e altri animali ha come finalità prioritarie: sostenere le persone e le famiglie fragili attraverso forme di aiuto volte a dare ai figli le cure materiali e morali di cui i bambini hanno bisogno. Il C.I.S.M. Coordinamento Immigrati Sud del Mondo OdV, sostiene la solidarietà civile, culturale e sociale nell’ambito dell’immigrazione, cura la coesione sociale con le altre culture e promuove la difesa dei diritti dei cittadini immigrati. L’Associazione Altre storie APS ha come finalità prioritarie la promozione ed il sostegno alla lettura ed alle attività ludico culturali connesse favorendo l’aumento del numero dei lettori e valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura.
Contestualizzazione delle attività prioritarie
Al fine di accrescere l’efficacia delle risposte, attraverso un’azione di coordinamento della rete di partenariato, ai bisogni cognitivi si implementeranno molteplici attività:
Al fine di compensare i bisogni affettivi e di integrazione dei minori verranno attivate azioni di promozione del comportamento sociale attraverso, laboratori ludici educativi, giochi di gruppo e cooperativi che permetteranno di far sperimentare e sviluppare ai minori le proprie competenze relazionali.
Per rispondere alle esigenze dei bisogni sociali verranno attivati: